lunes, 4 de octubre de 2010

Dos poemas de "El violín mojado" (1991)



El violín mojado se editó en 1991. Meses más tarde, el hispanista y traductor Emilio Coco (San Marco in Lamis, Italia, 1940), publicó en la revista La Vallisa (año X, número 30, Bari, diciembre, 1991) una colección de poemas de ese libro traducidos al italiano.

Ahora reproducimos dos de ellos.


SE è vero che l’amore è un sentimento
quest’uomo ha perduto la chiarezza,
il calore, l’angoscia,
l’andare e venire a casa tua,
perché l’anima ondeggia
e trema come colomba sulla cornice del parco
quando il freddo incalza
o quando l’acqua viene giù dal cielo.
E la voce più non mi esce cosi bene
come quando nel coro da ragazzo
intonavo le prime note del mottetto,
e ricordo che ascoltava in prima fila,
con gli occhi fissi sul mio esile collo
ed afferravi quel programa smilzo
dove appariva un nome
che non era sicuramente il mio.




ORA darei qualunque cosa al mondo
per restare con te qualche momento,
per riempirmi di mare e d’allegria,
rubarti un’espressione,
una passione, un poco del tuo tempo.
Siamo morti chiamandoci
e ci chiamammo tardi,
sempre disposti a consumare mai
quel poco d’ansia che ci lasciò il destino.
E il sorriso che mi percorre il labbro
è soltanto una lacrima
grande come un bacio;
e questa nostalgia senza senso,
e questa vita che m’ingelosisce,
ed il calore ambiguo, adolescente,
e la distanza…
Darei adesso quello che possiedo, che è poca cosa.



© Traducción: Emilio Coco